Acne giovanile: cause e rimedi

 

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Quali sono le cause che scatenano i brufoli adolescenziali?

L’acne giovanile può essere causata da un’alimentazione sbagliata, da fattori ormonali, dall’uso di cosmetici scadenti o responsabili di allergie, ma scaturisce in buona parte da una sorta di  ‘rivoluzione’ emotiva che sfocia nello stress.

Frequenti tensioni ed insicurezze portano l’adolescente ad un aumento del testosterone e ad una maggiore produzione di sebo.

Lo stress scatena i foruncoli, i foruncoli antiestetici creano complessi ed altro stress: il cane che si morde la coda. Come uscirne?

 

 

Cause dell'acne giovanile: tutta colpa del testosterone

La comparsa dei brufoli adolescenziali ha inizio tra i 12 e i 20 anni ed i più colpiti sono i maschi: il testosterone è un ormone maggiormente presente nel sesso maschile ed è questo che accelera il lavoro delle ghiandole sebacee spingendole a produrre più sebo.

Il sebo, generalmente, protegge la pelle dalle aggressioni esterne, ma l’eccessiva produzione di sebo ottura i pori e porta alla formazione di comedoni.

Le zone prese di mira dall’acne giovanile sono, in ordine di frequenza: il viso (la zona a T, dalla fronte al mento), le spalle, la schiena, il petto, le braccia, le gambe.

La psicosomatica descrive l’acne giovanile (che fa la sua comparsa in un periodo di grande trasformazione ormonale) come un ‘fuoco’ sessuale che irrompe da dentro e che non trova valvole di sfogo.

Le emozioni represse nell’adolescente concentrano il loro calore sulla pelle che si accende di rosso, brucia, i cui pori si lasciano invadere dal sebo. Una sessualità acerba che cerca strade per esplodere.

 

Comedoni, rossori e brufoli adolescenziali

L’acne giovanile può scatenarsi in tre diverse forme con la comparsa di:

- Comedoni, punti neri (comedoni aperti) o bianchi (comedoni chiusi) che dal viso possono estendersi alle spalle ed al tronco formando le tipiche bolle dell’acne giovanile;

- Rossore e gonfiore, quando i comedoni si infiammano irritando la pelle;

- Brufoli che, in presenza di pus, si trasformano in piccole cisti o pustole, spesso responsabili di segni e cicatrici difficili da eliminare.

 

Il brufolo, piccolo o gigante, soprattutto se stuzzicato e schiacciato, lascia il segno provocando lesioni profonde (cisti o piccoli noduli). Quando si secca e scompare, lascia dietro di sé cicatrici, impronte, macchie rossastre che possono guarire oppure generare cicatrici permanenti, se l’infiammazione avanza e si aggrava.

 

 

Terapie farmacologiche per combattere l'acne giovanile

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Sono tre le principali terapie farmacologiche che aiutano a contrastare i brufoli adolescenziali:

- Applicazione di pomate e unguenti a base di eritromicina (antibiotico), acido retinoico e zinco, che contrastano la proliferazione batterica equilibrando la produzione di sebo;

- Antibiotici, zolfo, resorcina, zinco e vitamine, prima fra tutte la vitamina A (quest’ultimaefficace ma responsabile di effetti collaterali come cefalea, depressione, cute secca, aumento dei livelli di colesterolo);

- Pillola contraccettiva (per le ragazze) cui si ricorre spesso per la sindrome da ovaio policistico che genera l’acne.

 

Rimedi naturali

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Come curare l'acne giovanile maschile e femminile? Di solito, si ricorre ai rimedi naturali nei casi meno gravi di acne giovanile per tentare di far regredire i brufoli adolescenziali. Ne suggeriamo alcuni:

- Micropeeling, tecnica dall’azione disinfettante che libera i follicoli dal sebo e consiste nel massaggiare la parte coinvolta dall’acne con un prodotto a base di acido salicilico (a basse concentrazioni) e acido glicolico;

- Terapia fotodinamica attraverso cui la luce cura l’infiammazione;

- L’azione benefica di alcune piante come l’Aloe vera, la bardana ed il Tea Tree Oil, olio essenziale estratto da una pianta australiana;

- Omeopatia che consiglia di usare per 2-3 mesi il Platano macerato glicerico o il Ribes macerato glicerico;

- Rimedi naturali sempreverdi come l’aceto di mele, il succo di limone, yogurt bianco, miele, maschera d’argilla e succo di pomodoro fresco da applicare sulla zona interessata.

 

Consigli utili per combattere i brufoli adolescenziali

Suggeriamo di evitare saponi e creme aggressivi e di prediligere quelli leggeri (Marsiglia puro) e, soprattutto, di non detergere il viso troppo spesso perché, così facendo, si stimola ancora più la produzione di sebo: basterà lavare il viso mattina e sera.

Non schiacciate i brufoli e punti neri (generano nuovi batteri, quindi nuovi brufoli) e non esponetevi ai raggi ultravioletti.

I brufoli adolescenziali possono essere causati anche da un’alimentazione sbagliata: gli alimenti sotto accusa sono insaccati, cioccolata, fritti, latte e latticini, zuccheri mentre si consiglia una dieta a base di cereali integrali. Viva l’olio extra vergine di oliva (e la dieta mediterranea), abbasso gli acidi grassi trans. Bevete molta acqua.

 

Come eliminare cicatrici e macchie

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E’ il dilemma che affligge molti ragazzi che presentano macchie e cicatrici, segni lasciati dal passaggio (e schiacciamento) dei brufoli adolescenziali.

Esistono metodi per eliminare le cicatrici dei brufoli?

Si può ricorrere alla dermoabrasione, tecnica chirurgica che anestetizza le cicatrici con il freddo per, poi, levigare la pelle formando uno strato nuovo nella zona danneggiata.

Con la subincisione, invece, le cicatrici vengono rimosse con un ago appuntito (con punta rivolta verso l’alto a 1-2 cm di distanza dalla cicatrice da trattare).

Il laser non ablativo non fa altro che bruciare, strato dopo strato, la pelle compromessa dalla cicatrice.

Anche la Vitamina E è indicata per eliminare le cicatrici: va applicata localmente.

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